lunedì 17 maggio 2010

Afghanistan, bomba contro Isaf: caduti due italiani

È il caporalmaggiore Luigi Pascazio, 25 anni di Bari una delle due vittime della bomba esplosa a Herat, in Afghanistan nella mattinata di ieri, lunedì 17 maggio. L'altro militare rimasto ucciso nell'attentato a una colonna di mezzi del contingente italiano Isaf è il sergente Massimiliano Ramadù, 33 anni, di Velletri, in provincia di Roma. Due i feriti a causa dell'esplosione: Cristina Buonacucina, originaria di Foligno e Gianfranco Scirè, di Palermo. Pascazio, Ramadù e gli altri due militari ora ricoverati in gravi condizioni all'ospedale da campo di Herat si trovavano a bordo di un blindato Lince, parte di una colonna di automezzi in fase di spostamento nel Nord Est del paese, in un'area controllata dalle forze italiane. Al passaggio del convoglio, alle 9.15 ora locale, l'esplosione che ha investito il mezzo con i quattro militari italiani posizionato nel nucleo di testa, in quarta posizione tra i mezzi in movimento. Il blindato si spostava con decine di altri veicoli di diverse nazionalità, in direzione di Bala Murghab, nel Nord dell'Afghanistan. (Corriere del Mezzogiorno)

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