mercoledì 29 settembre 2010

Catania: nuovo Comandante provinciale

Catania, 30 set (Agi) - Il colonello Giuseppe La Gala, 50 anni, e’ il nuovo comandante dei carabinieri di Catania. Stamattina nella sede del Comando gruppo di piazza Verga l’ufficiale si e’ presentato alla stampa. Succede al colonello Giuseppe Governale, trasferito al Comando provinciale di Roma. La Gala e’ stato, tra l’altro, capo dell’ufficio del cerimoniale al ministero della Difesa e durante la sua carriera ha comandato un Gruppo a Sassari. E’ la prima volta volta che svolge servizio in Sicilia, dove ha origine la sua famiglia paterna, a Cefalu’ (Palermo). Sia all’Ufficiale cedente che a quello subentrante vanno gli auguri per un futuro ed una carriera che possa dare loro le migliori soddisfazioni.

Via: http://www.stato-oggi.it/

sabato 25 settembre 2010

Banditi in fuga, gazzella dei Carabinieri presa a colpi di kalashnikov

Sparatoria in strada a colpi di kalashnikov, venerdì mattina a Sesto San Giovanni, hinterland nord di Milano. Un rapinatore, in fuga con i complici dopo un colpo alle Poste, non ha esitato a prendere di mira una «gazzella» dei carabinieri, crivellandola di colpi. I carabinieri, ancor prima della chiamata degli impiegati delle Poste, hanno individuato l'auto sospetta e l'hanno intercettata. Inseguita dalla gazzella, l’auto dei rapinatori ha accostato sul ciglio della strada. Quando i militari si sono avvicinati, una delle due persone a bordo ha aperto il fuoco con un’arma semiautomatica, crivellando di colpi l’auto dei carabinieri. Uno dei militari a bordo si è gettato a terra per schivare i proiettili, riportando alcune contusioni, mentre il collega rispondeva al fuoco. I rapinatori, poi fuggiti, sono attivamente ricercati dagli uomini dell’arma di Sesto San Giovanni e Monza, intervenuti in forza sul posto. L'Alfa 159 dei carabinieri, raggiunta da numerosi colpi, è stata portata via da un carro attrezzi. La blindatura del mezzo ha «tenuto» probabilmente perché i proiettili sparati dal micidiale fucile d'assalto erano vecchi, il che li ha resi meno efficaci. Le prime ipotesi investigative non escludono una pista dell'Est, cioè una banda di slavi o di nomadi, che prima della rapina potrebbero aver assunto stupefacenti.

Fonte: http://milano.corriere.it/

mercoledì 15 settembre 2010

Nuovo bando per 11.520 posti nell'Esercito Italiano

E' stato pubblicato il bando di concorso per 11.520 posti di Volontario in Ferma Prefissata di un anno nell'Esercito Italiano. Non c'è una data di scadenza unica per inviare le domande di partecipazione al concorso. Il bando ha diverse scadenze, in base alla data di nascita di chi fa richiesta. La figura del Volontario in Ferma Prefissata (VFP) a uno e quattro anni ha sostituito il servizio di leva. La carriera militare attira ogni anno migliaia di ragazzi e ragazze. Al termine della ferma nell'Esercito ai soldati Volontari in Ferma Prefissata ad un anno si aprono interessanti scenari di impiego. Come Volontario in Ferma Prefissata di un anno si avrà retribuzione mensile assicurata e, già dal terzo mese di servizio, si potrà diventare Caporale. Le domande vanno presentate seguendo la procedura on-line consultabile sui siti web www.esercito.difesa.it. o www.difesa.it.

Fonte: http://concorsi.studenti.it/
Foto: http://www.esercito.difesa.it/

L'Arma sale in cattedra

Per il secondo anno (dopo un 2009 che ha coinvolto oltre 4.850 studenti di 55 istituti) l'Arma sale in cattedra per condividere con i ragazzi degli istituti secondari di 2° grado, nei primi mesi del 2011, lezioni di vita, storia e legalità. Ma i protagonisti, indirettamente, saranno i ragazzi, che, grazie al filtro degli insegnanti, avranno una nuova chiave di lettura del periodo unitario e le conoscenze basilari della nostra storia legata a quella dei militari. Il Comandante provinciale di Brescia, Marco Turchi, sottolinea come il ruolo attivo dell'Arma tra i banchi di scuola contribuisca alla formazione della legalità. «Il contatto con i giovani, d'altro canto, è un termomentro importantissimo per capire come impostare il nostro lavoro», rileva Turchi, che durante un convegno a novembre parlerà dell'«Attualità del ruolo istituzionale dell'Arma», mentre Giuseppe Parlato, ordinario di storia contemporanea, traccerà il profilo de «I carabinieri nella storia dell'Italia Unita».

Fonte: http://www.bresciaoggi.it/

venerdì 3 settembre 2010

Dalla Chiesa: una strage per eliminare un simbolo

 Il 3 settembre del 1982 la guerra che la mafia aveva dichiarato allo Stato segnò uno dei momenti più tragici. Le sentenze, tutte ormai definitive, parlano di "coesistenza di specifici interessi, anche all'interno delle istituzioni, all'eliminazione del pericolo costituito dalla determinazione e dalla capacità del generale Carlo Alberto dalla Chiesa". A ricordare, nel giorno del ventottesimo anniversario, la figura del prefetto di Palermo è il ministro dell'Interno Roberto Maroni che ha deposto una corona di fiori sul luogo dell'eccidio. Una messa è stata celebrata nella caserma dei carabinieri intestata al generale, in corso Vittorio Emanuele. Insieme con Dalla Chiesa vennero assassinati la moglie Emanuela Setti Carraro e l'agente di scorta Domenico Russo.